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Il concetto di resilienza, in psicologia, coincide con la capacità umana di affrontare in maniera positiva un evento traumatico. Questo concetto definisce una persona resiliente in ogni ambito della società, nella vita privata, in famiglia oppure al lavoro. Oggi analizziamo insieme quest’ultimo ambiente, per vedere come la resilienza si inserisce in un contesto lavorativo.

Resilienza: significato del termine

Che cos’è la resilienza? Il termine indica la capacità di reagire con successo a un evento molto stressante o traumatico, a una situazione che suscita sentimenti negativi e provoca sofferenze. Grazie alla sua resilienza, l’individuo può ritornare alla condizione precedente, uscendone addirittura rinforzato e trasformato, in positivo.

Il significato di resilienza si traduce, quindi, nella capacità di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente negativi e traumatici.

Resilienza VS Resistenza

La resilienza non deve essere confusa con la resistenza.

Con il termine “resistenza” si intende la capacità di una persona di resistere (quindi di opporsi e non di adattarsi) a particolari fattori di natura negativa o comunque in grado di perturbare le condizioni di normalità.

Gli individui resilienti sono coloro che, di fronte ad una difficoltà o ad un evento traumatico, non si arrendono. Al contrario, trovano la forza di andare avanti e sono addirittura capaci di trasformare l’evento negativo in una fonte di apprendimento, che permette loro di acquisire competenze utili e di migliorare la propria vita.

Resilienza e resistenza sono quindi concetti molto diversi che attengono uno alla capacità di adattarsi (resilienza) e l’altro all’opposizione (resistenza).

La resilienza psicologica nella vita quotidiana

Ci sono alcuni fattori individuali che facilitano la resilienza, tra cui:

  • l’ottimismo
  • l’autostima
  • la capacità di risolvere i problemi
  • la capacità di comunicazione
  • l’empatia
  • il senso dell’umorismo

La resilienza è una soft skill che non dipende solamente dalle tue capacità e caratteristiche psicologiche: è infatti influenzata anche dal contesto sociale in cui vivi. Sentirsi ben integrati e ricevere un adeguato supporto all’interno del proprio contesto sociale offre una maggior probabilità di superare gli eventi negativi con successo.

Cosa vuol dire resilienza sul lavoro?

Anche nella quotidianità dell’ambiente di lavoro si possono sviluppare eventi negativi e traumatici. Ad esempio, una riorganizzazione aziendale interna, il rischio di perdere il lavoro oppure la convivenza con colleghi con cui non si va d’accordo: tutti questi eventi possono essere un sintomo di stress sul lavoro.

In queste situazioni siamo chiamati a sviluppare la nostra resilienza ed è fondamentale attingere a una rete di supporto sociale. Più la nostra rete sarà estesa (sia dentro che fuori l’ufficio), più saremo in grado di reagire ai momenti di difficoltà e tensione, aumentando la nostra capacità di far fronte alle situazioni traumatiche. 

La nostra rete sociale ci permetterà sia di aumentare la capacità di adattamento sia di avere una visione più ottimistica anche nei momenti più difficili della vita aziendale, diventando in questo senso una sorta di riserva di energia fresca e pulita a cui attingere, che ci può aiutare a ritrovare il benessere al lavoro.

Come sviluppare la resilienza

Per sviluppare la resilienza e metterla in atto, a livello individuale, è necessario cambiare la concezione di se stessi, degli altri e del mondo. Questo non significa che devi avere un atteggiamento eccessivamente (e ingenuamente) ottimistico: devi però saperti adattare alla realtà in maniera consapevole

L’adattamento e il cambiamento viaggiano verso una diversa considerazione degli eventi negativi, che non sono più legati a stress e malessere, ma sono visti come delle opportunità da sfruttare e da cui trarre spunti utili per crescere e migliorare la propria vita.

Le pratiche alla base della psicologia della felicità, come la gentilezza, il ringraziamento, l’attività fisica e i sentimenti positivi come l’amore e la gratitudine, ci donano la giusta energia per affrontare le situazioni quotidiane negative: la felicità è quindi direttamente legata al concetto di resilienza.

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