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È successo anche a me: ritrovarsi disoccupati in età avanzata non è di certo piacevole. La necessità di cambiare lavoro a quell’età può dipendere dal fallimento dell’azienda per cui si lavora e, visto il periodo che stiamo attraversando, sappiamo che purtroppo questo è un problema tangibile. Oppure può essere una scelta consapevole perché, si sa, la vita lavorativa è oggi molto più lunga, e a 50 anni non si pensa di certo alla pensione.

“Voglio cambiare lavoro, non ce la faccio più”

Se succede a 20 o a 30 anni, viene considerato un consueto passaggio della vita lavorativa, che tutti i giovani devono o vogliono affrontare per capire per cosa sono portati, quale professione fa per loro, oppure semplicemente per crescere nel mondo del lavoro. 

Ma se il cambiamento si affronta a 40 anni e oltre, cosa bisogna fare? Come si può cambiare lavoro a 50 anni?

Qualche settimana fa, in un articolo del blog, ti ho raccontato la mia esperienza professionale e di come io abbia avuto la necessità di cambiare vita a 50 anni (o quasi, ne avevo 47 per l’esattezza).

Ci sono diverse soluzioni e diversi modi di reagire ad un fatto come questo, indipendentemente dalla causa che ti ha messo in questa “nuova” condizione.

Come trovare lavoro a 50 anni? Ecco alcune dritte

Un’impresa che sembra impossibile, ma che in realtà non lo è: trovare un lavoro a 50 anni non deve metterti sconforto o paura. A me è successo, con un posto di lavoro economicamente molto valido, ma che da un momento all’altro mi ha lasciato “a piedi”. 

Certo, in un primo momento si pensa al mutuo, alle spese, alla famiglia. Ma con un po’ di forza di volontà, si può – e si deve – reagire e trovare subito una soluzione appropriata. 

Oggi vorrei darti qualche dritta per inventarsi un lavoro a 50 anni, oppure trovarne uno nuovo. Fanne tesoro e mettile in pratica: saranno un valido supporto per affrontare questa nuova fase della tua vita.

1) Capire il valore dell’esperienza

Ti senti troppo vecchio/a per trovare un nuovo lavoro a 50 anni?

È qui che sbagli.

Non devi mai metterla su questo piano, al contrario devi imparare ad associare la tua età alla tua esperienza.

I proprietari di un’azienda, per esempio, potrebbero scegliere te invece di un candidato più giovane per la maturità nello svolgere un compito, l’expertise nelle mansioni, la responsabilità che deriva da molti anni di lavoro. 

Tienilo sempre a mente, anche durante un colloquio di lavoro.

E se invece hai scelto di cambiare vita e la strada di mettersi in proprio a 50 anni ti sembrava la più corretta, ricorda che dalla tua esperienza avrai sicuramente imparato molte cose. I problemi che dovrai affrontare in questa nuova posizione, seppur diversi, saranno correlati ad altri problemi che hai già affrontato e superato durante la tua carriera. Qui parti avvantaggiato!

2) Aggiornare il CV

Se stai cercando di ottenere il tuo primo colloquio di lavoro a 50 anni, prima ancora di iniziare la ricerca devi assolutamente aggiornare il tuo curriculum vitae. Questo documento è la tua “carta d’identità lavorativa” e riporta esperienze, competenze e altri dati interessanti che ti permettono di farti notare da chi sta cercando un nuovo collaboratore. 

Sono sicuro che non hai mantenuto il tuo CV aggiornato se hai lavorato per molti anni, magari decenni, nella stessa azienda.

Ecco, ora è arrivato il momento di prenderlo in mano e dargli una bella rinfrescata.

Ma attenzione: aggiornare il CV non significa solamente aggiungere le tue esperienze lavorative più recenti, oppure elencare attestati e qualifiche che hai ottenuto con la tua ultima occupazione.

L’aggiornamento, in questo caso, deve essere molto più mirato e al passo con i tempi.

Se un CV prolisso, tempo fa, poteva sembrare un vantaggio, oggi non lo è.

  • Scegli e riporta solo le esperienze di significative
  • Metti in luce le tue qualità date anche dall’esperienza
  • Non dimenticare la forma.

Ad esempio, se ti candidi per una posizione di Senior Marketing Manager, non è necessario includere i lavoretti estivi fatti per mantenerti gli studi all’università.

3) Frequentare corsi di formazione

E in ultimo, ma non per importanza, mantieniti aggiornato/a, acquisisci nuove skills. Studia studia studia.

Approfitta della breve fase in cui sei senza lavoro e frequenta uno, o più, corsi di formazione. Questo può aiutarti non solo nella ricerca di una nuova occupazione – visto che hai appreso nuove competenze – ma può anche trasmettere la tua buona volontà e la voglia di metterti in gioco. Oggi, grazie al web, puoi seguire un corso di aggiornamento o formazione in qualsiasi momento della giornata, 7 giorni su 7, ovunque tu sia. 

Questo è uno dei consigli a cui tengo di più, ed è stato quello che io, in primis, ho messo in pratica dopo aver perso il lavoro a quasi 50 anni. Nel 2015 ho scelto di costruirmi una strada alternativa lavorando sulla mia vocazione umanistica, frequentando un percorso di formazione come counselor aziendale, e mixandola con le mie competenze amministrative e manageriali, dettate dal mio background lavorativo.

Ne è nata una nuova figura professionale denominata “CFO+” che vuole essere l’evoluzione della funzione di responsabile amministrativo secondo un’ottica che rimette le persone, non solo i numeri, al centro!

Vuoi conoscere questa nuova figura professionale e, perché no, trasformarla in un lavoro vero? Scarica il mio manuale di Contabilità Umanistica e scopri cosa rende il CFO+ una figura professionale completa e innovativa.

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