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Fare domande, aperte e chiuse, è una delle attività di comunicazione più utilizzata: quando fai una domanda a qualcuno, il tuo scopo è ottenere informazioni o conoscere l’opinione del tuo interlocutore in merito a qualcosa. Il primo a cogliere il potere delle giuste domande fatte alle persone fu Socrate, il noto filosofo greco. Ma perché anche oggi fare le giuste domande è così importante? Vediamolo insieme.

Le diverse tipologie di domande: chiuse e aperte

Prima di chiedere qualcosa a qualcuno è bene conoscere quali sono le diverse tipologie di domande. Alcune ti permettono di ricevere informazioni, notizie o conoscere fatti, altre ti permettono invece di stabilire un legame con le persone. 

È semplice distinguerle grazie alla tipologia di risposta che viene data.

  • Le domande aperte permettono all’interlocutore di dare una risposta lunga e articolata.
  • Le domande chiuse prevedono, invece, una risposta secca.

Le diverse tipologie di domande possono essere utilizzate all’interno di una singola conversazione, ma è molto importante tenere a mente che fare più domande contemporaneamente è un grave errore. Così facendo, infatti, crei confusione e non ottieni risposte precise. Inoltre, le tue domande non avranno il giusto peso.

Entriamo un po’ più nel dettaglio e vediamo insieme degli esempi.

Le domande a risposta aperta 

Le domande aperte sono quei quesiti che lasciano spazio ad una risposta lunga e articolata, oppure a una più breve ed esplicativa, senza i vincoli del sì/no. Servono per raccogliere informazioni e conoscere fatti, aiutando a creare un rapporto positivo tra te e il tuo interlocutore. 

Fondamentali per il counseling, le domande aperte ti permettono di interagire con una persona senza metterla in uno stato di ansia o soggezione. Hanno quindi la capacità di creare un’atmosfera positiva anche se affronti temi delicati: utilizzando le domande aperte puoi infatti evitare che le tue domande sembrino un interrogatorio e riuscirai ad ottenere molte più informazioni. Questo modo di pensare ed agire fa parte delle qualità di un buon leader.

Alcuni esempi di domande aperte: 

  • Quali sono i tuoi piani per le vacanze?
  • Quali argomenti avete trattato nella lezione di oggi?
  • Cosa ne pensi del nuovo regolamento condominiale?

Le domande a risposta chiusa

Molto utili per ottenere delle informazioni specifiche, le domande chiuse vanno utilizzate nella giusta dose. Tempestare una persona con questo tipo di domande non è piacevole, mette l’interlocutore in stato di accusa. Gli psicologi Miller e Rollnick, autori del libro Il Colloquio Psicologico, chiamano questo tipo di dialogo una trappola domanda-risposta.

Rientrano tra le domande chiuse anche quei quesiti che impropriamente vengono definiti “del sì o del no”, perché da questo tipo di interrogazioni ci si aspetta una risposta secca.

Le domande a risposta chiusa hanno uno scopo preciso, ovvero quello di permetterti di ricevere delle informazioni specifiche e di capire meglio i fatti dietro alle opinioni.

Esempi di domande chiuse:

  • Come si chiama tuo fratello?
  • Ti piace il cioccolato?
  • Hai fatto i compiti?

Come usare domande aperte e chiuse nella comunicazione

Comunicare in modo strategico significa saper dosare la quantità di domande chiuse e aperte in un dialogo. Non esiste una vera e propria regola, o un rapporto specifico tra le due tipologie. Fondamentale, però, è partire sempre dalle domande aperte: oltre che a creare un clima positivo e di collaborazione tra te e chi hai di fronte, in questo modo puoi ottenere subito molte informazioni utili al tuo scopo.

Secondo lo psichiatra americano David Brendel, docente presso l’Università di Harvard, in un colloquio si dovrebbero utilizzare dieci domande a risposta aperta per ogni domanda a risposta chiusa. Non posso dirti se questo è vero o meno, ma un consiglio che posso darti è quello di allenarti a porre sempre più domande aperte.

Prova questo esercizio: conta quante domande aperte fai e continua a migliorare, favorendo le aperte alle chiuse – sempre!

Creare un rapporto con le domande

Saper porre le giuste domande ti aiuta a mettere a proprio agio le persone, aiuta la comunicazione e il dialogo. Le domande aperte favoriscono le relazioni, ti permettono di entrare in empatia con il tuo interlocutore e instaurare una forte connessione.

Il primo step in un dialogo è rompere il ghiaccio. Come? Puoi scegliere domande generiche sul tempo, su un argomento di attualità fino a toccare argomenti legati alla vita privata.

Le domande sono un importante strumento per comprendere il punto di vista degli altri.

La dottoressa Alison Brooks, docente di negoziazione ad Harvard, sostiene che le domande aperte siano da favorire per creare un rapporto, ma senza dimenticare le domande di rimando. Questo tipo di domanda riprende una frase detta dall’interlocutore: un ottimo modo per approfondire un concetto e per dare supporto a chi ci sta di fronte, se si trova in difficoltà a spiegare un determinato pensiero. Queste domande dimostrano il tuo interesse in quello che l’altra persona ti sta dicendo, sono un’ottima tecnica di ascolto attivo e ti permettono anche di comprendere meglio il punto di vista dell’interlocutore. 

Saper porre le giuste domande aperte e chiuse è un potente mezzo di comunicazione. Contattami e ti insegnerò a usarlo correttamente.

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