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È inevitabile: nel mondo in cui viviamo ci si trova spesso in situazioni di divergenza e scontro. Dove c’è una relazione ci può essere conflittualità: la gestione dei conflitti è uno scoglio importante da superare.  Tu come ti comporti davanti a uno scontro nell’ambiente di lavoro? Hai una buona capacità di gestione del conflitto oppure ti tiri indietro e lasci correre? Vediamo insieme quali sono le tecniche per mediare ai conflitti e le strategie da utilizzare per affrontare al meglio i tuoi problemi sul lavoro.

Definizione di conflitto

Conflitto è sinonimo di divergenza, controversia. In un conflitto esistono due idee distinte che vorrebbero imporsi, l’una sull’altra.

Questa parola non ha un significato positivo e definisce situazioni in cui due parti non riescono a trovare un punto di comune accordo. Ad esempio può succedere all’interno della famiglia, tra conoscenti per argomenti come lo sport o la politica. I casi più frequenti, però, sono soprattutto nel mondo del lavoro. 

È molto probabile che una controversia nasca in ufficio, dove un gruppo di persone diverse tra loro è “forzato” a convivere e condividere gli spazi quotidianamente. Saper riconoscere, gestire e risolvere una controversia è una di quelle qualità di un leader che spesso si fa fatica ad ottenere.

Gestione conflitti: quando si considerano risolti?

Ti trovi spesso ad affrontare diverbi e divergenze sul posto di lavoro e vorresti avere più dimestichezza nel trovare soluzioni pronte all’uso? Molto bene, tra poco capirai come procedere.

Prima di questo, uno step fondamentale: sai capire quando un conflitto è stato risolto brillantemente? Sai distinguere un successo da un insuccesso?

Non si tratta di saper solamente gestire i conflitti lavorativi: è importante che il risultato dello scontro sia positivo e che porti ad una crescita per tutte e due le parti. Non ci devono essere né vinti né vincitori: entrambi devono arrivare ad un punto d’incontro comune e devono essere pienamente soddisfatte dell’accordo raggiunto.

Come puoi gestire le discordanze che ogni giorno prendono piede nella tua azienda? 

Tecniche di mediazione dei conflitti

Esistono diversi approcci ad uno scontro in ufficio e, di conseguenza, diverse reazioni.

  • Abbandono – questa strategia è molto veloce e consiste nel lasciar perdere. Si può utilizzare per non mettere l’altra parte in difficoltà oppure quando un problema è meno grave. Le acque si calmano in fretta ma c’è comunque un forte rischio che il conflitto ritorni, anche più violento di prima se comunque per una delle due parti la situazione non è risolta.
  • Compiacenza – significa trovare una soluzione che vada bene ad entrambi i contendenti in tempistiche brevi. Si contengono le emozioni e si preservano i rapporti umani, esprimendo disponibilità all’ascolto e rimandando il problema a una negoziazione futura. 
  • Compromesso – in questo modo entrambe le parti hanno un ruolo attivo e ne escono vincitrici, ma peccano sul lato umano. Raggiungere un compromesso significa fare un primo passo verso la cooperazione, ma una delle due potrebbe tentare di imporsi utilizzando la forza.
  • Collaborazione – le due parti non vogliono litigare ma superare il conflitto e raggiungere un punto comune che sia la soluzione più efficace per entrambi. È importante, in questi casi, che entrambi i contendenti siano disposti ad ascoltare, negoziare e a portare rispetto reciproco dei bisogni espressi: questa strategia richiede tempistiche più lunghe.
  • Forzatura – quando un individuo ha l’assoluta certezza di essere nel giusto, tenterà di imporre la propria idea sull’altro senza lasciare spazio al dialogo e alla negoziazione. Le tempistiche sono brevissime perché non è prevista una fase di ascolto per cui la rottura è dietro l’angolo.

Sta a te decidere se vuoi affrontare una divergenza in un modo aggressivo, utilizzando la tecnica della forzatura, oppure lasciare perdere, con l’abbandono. In questi casi potresti generare rancore, insoddisfazione e risentimenti nel tuo gruppo di lavoro.

Oppure puoi scegliere di aumentare il livello di comprensione, migliorando il sentimento in ufficio e ottenendo una comunicazione più efficace.

Ogni divergenza in ufficio va considerata come un singolo caso: vediamo nel pratico come si possono risolvere.

Risolvere gli scontri: metti in pratica il problem solving

Per risolvere un conflitto è importante utilizzare una tecnica che ti permetta di analizzare il caso, ipotizzare le possibili soluzioni e trovare la più efficace. In altre parole, è fondamentale che tu possa mettere in pratica il problem solving.

Come agire?

  1. Individua il problema e fai una piccola analisi, investi il tuo tempo per capire quali sono le esigenze e gli obiettivi – bisogni dei contendenti.
  2. Considera ogni possibile soluzione valutando attentamente quali sono i pro e i contro di ognuna.
  3. Identifica la più valida tra le soluzioni proposte in base a tempi, costi, efficacia.
  4. Stabilisci il tuo piano d’azione ovvero quali sono i passi da compiere per risolvere il conflitto nei tempi stabiliti.
  5. Pronti, Via! Ora mettiti in moto e trasforma la tua teoria in realtà.

Il metodo Gordon per gestire un conflitto

Thomas Gordon è stato uno psicologo americano esperto nel campo della comunicazione e delle relazioni interpersonali. Il suo metodo, che sto per spiegarti, è molto efficace per un’ottima gestione conflitti in ogni campo della nostra vita.

Il metodo Gordon prevede due fasi:

  1. Ascolto attivo. Questa tecnica è sinonimo di comprensione, empatia. Devi immedesimarti in chi ti sta parlando, attivare tutte le tue capacità di ascolto e riformulare ciò che ti viene comunicato.
  2. Messaggio io. Fai in modo che il tuo interlocutore non si senta colpevolizzato o giudicato. Puoi ad esempio utilizzare la formula “Io mi sento affranto perché manca collaborazione” piuttosto che “È colpa tua e della tua mancanza di collaborazione”.

Il metodo Gordon è un sistema completo e integrato che utilizza tecniche di comunicazione per gestire conflitti e mantenere salde le relazioni.

Cosa aspetti? Mettilo subito in pratica!

E se hai bisogno di aiuto, puoi sempre contattarmi per una consulenza personalizzata.

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