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Perdere il lavoro a 45 anni? A me è successo, e purtroppo capita a tutte le età. Io, infatti, ho perso il lavoro a 47 anni e oggi vorrei raccontarti la mia esperienza. È una storia che non racconto spesso, ma che vuole essere un esempio positivo e di incoraggiamento anche per chi è senza lavoro a 30 anni o a 20, o a 50.

Il succo è questo: nella vita non bisogna mai mollare!

Avevo esattamente 47 anni quando sono stato licenziato dall’ azienda in cui lavoravo. La società di cui ero dipendente aveva riscontrato un’importante riduzione del fatturato nel corso dell’ultimo anno, pertanto si vedeva costretta a un taglio del personale.

E così sono stato licenziato, legittimamente secondo il Codice Civile, proprio perché l’azienda che mi aveva assunto molti anni prima aveva la necessità di tagliare i costi.

“Sono senza lavoro: cosa posso fare?”

È una frase che mi sono ripetuto tante volte.

Ci sono passato, so cosa provi in questo momento. Sei disoccupato e ti chiedi: perché non trovo lavoro?

Il primo consiglio che ti voglio dare è quello di non demordere.

Dopo aver perso il lavoro, anch’io ero abbattuto, frustrato, ma mi sono subito messo in moto per dare una svolta alla mia situazione personale e professionale

Non lasciare che il senso di sconfitta prevalga. Lavora su te stesso, con positività, e cerca di capire cosa ti piace veramente, in cosa ti senti portato, come ho fatto io.

Cosa fare a 50 anni senza lavoro?

Durante il corso della mia esperienza in azienda ho coltivato moltissime relazioni sociali e ho investito nella formazione, scegliendo materie che potessero rafforzare la mia professionalità, ampliando il mio bagaglio culturale anche verso orizzonti che mi appassionavano davvero.

Oltre alle conoscenze del mio settore, cioé quello amministrativo, ho scelto di puntare su ciò che mi faceva battere il cuore: il settore umanistico.

Rimanere senza lavoro a quasi 50 anni non mi ha di certo abbattuto: sono subito riuscito ad incassare il colpo, deviando la mia carriera verso una nuova esperienza.

Così sono diventato un libero professionista e precisamente un CFO+.

Come ottenere un lavoro

Durante la mia carriera da lavoratore dipendente non mi sono mai limitato al “portare a casa lo stipendio”. Formazione continua, network con altri professionisti, accumulo di un piccolo capitale: tutto ciò mi ha supportato nel vero e proprio cambio di mindset che mi ha permesso di trovare lavoro a 45 anni (anzi, 47).

Questi sono stati per me elementi fondamentali, mi hanno permesso di riattivare le energie positive e il talento che avevo dentro di me. Di fatto, il licenziamento mi ha spinto verso una seconda evoluzione, personale e professionale.

La fiducia nelle mie capacità, l’atteggiamento positivo verso il futuro e l’abbondanza di risorse personali si sono rivelati passaggi cruciali per il mio switch da lavoratore dipendente a libero professionista.

Se anche tu hai paura di cambiare lavoro o di perdere il lavoro a 45 anni, non temere: l’universo ha bisogno di noi e del nostro contributo. Sono sicuro che anche tu troverai la tua strada!

Se vuoi fare come me e intraprendere un nuovo percorso lavorativo per diventare CFO+, parti dal mio manuale sulla Contabilità Umahttps://www.contabilitaumanistica.it/manuale-contabilita-umanistica/nistica. Scaricalo qui: è GRATIS.

5 Comments

  1. manusgamo2012 Reply

    Fammi capire, il suggerimento che stai dando a chi ha perso il lavoro e’: dovevi aspettartelo e prepararti per tempo?

    No cosi’, per sapere

    • Luca Gandolfi Reply

      Buonasera, il mio articolo parla della mia esperienza personale e di come casomai la stessa possa essere utile ad altre persone.
      Nel mio caso specifico si me lo aspettavo e mi sono preparato per tempo al licenziamento.
      Uno degli elementi secondo me importanti è sviluppare in tempi non sospetti un network di persone con cui si condividono idee, emozioni e valori. Questo sicuramente potrà nell’ipotesi di licenziamento o un altro evento “negativo” (divorzio, incidente stradale, perdita di un caro…) essere una sorta di aiuto per riprendere la rotta che per mettersi in cerca di un nuovo lavoro o di sviluppare una propria idea imprenditoriale o una libera professione.
      In modo di verso lo chiamerei il potere del “capitale sociale”.

      grazie

  2. Pingback: Come cambiare lavoro a 50 anni: consigli pratici e dritte per ricominciare

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