fbpx

Quando compiliamo il nostro curriculum vitae, ovvero quel documento che racconta la nostra esperienza di studio e nel mondo del lavoro e che utilizziamo per candidarci a una posizione lavorativa, molto spesso inseriamo tutte le nostre capacità più pratiche e ci dimentichiamo delle competenze più trasversali, ovvero le soft skills. Vediamo cosa sono le soft skills e perché sono importanti, in ambito lavorativo.

Hard skills e soft skills cosa sono  

Le soft skills si misurano nella capacità di porsi in relazione con i colleghi o con altre figure all’interno di un’organizzazione e si contrappongono alle hard skills, legate invece al sapere tecnico nel lavoro.

Le soft skills:

  • Fanno riferimento diretto alla nostra sfera umana e personale e alla conoscenza che ognuno di noi possiede rispetto alla propria componente emotiva e relazionale.
  • Devono essere coltivate e messe a frutto in un arco di tempo più lungo e molte volte richiedono un’evoluzione personale importante rispetto al nostro punto di partenza.
  • Sono strettamente correlate ai nostri pregi, ai nostri difetti e alle mappe mentali che abbiamo sviluppato nel corso della nostra vita, dovute ad ambienti e contesti in cui siamo cresciuti.

Al contrario, le hard skills:

  • Sono competenze pratiche e tecniche che abbiamo acquisito grazie a un percorso di studi, corsi di approfondimento oppure a precedenti esperienze lavorative.
  • Sono le skills che elenchiamo nel curriculum vitae e che vengono comprovate con la pratica lavorativa, ad esempio con le capacità pratiche di uno specifico mestiere (aggiustare un quadro elettrico, cambiare l’olio di un motore, o ancora tenere la contabilità, studiare una strategia di marketing, ecc).

Le soft skills sono quindi quelle capacità più relazionali e comportamentali che acquisiamo durante la nostra esperienza di vita e non per forza attraverso il percorso lavorativo. Queste competenze sono diventate fondamentali nella ricerca di un’occupazione, soprattutto al giorno d’oggi, in quanto viviamo in una società fluida e complessa in cui la relazioni e la loro gestione sono aspetti imprescindibili.

Saper comunicare, lavorare in team, saper gestire lo stress, organizzare task e impegni in modo appropriato: sono tutti esempi di soft skill. Esse misurano le nostre capacità di metterci in relazione con gli altri e sono competenze che possiamo amministrare proprio perché abbiamo una buona conoscenza di noi stessi e della nostra personalità.

Come potenziare le nostre soft skills

Le soft skills vengono testate dai recruiter già in fase di colloquio. In base a come ci poniamo, al nostro tono di voce, alla postura che assumiamo, il nostro intervistatore può capire molti dettagli della nostra personalità e della capacità di inserirci in un team di lavoro.

Ma quali sono esattamente le soft skills?

  • Ascolto, autonomia e intraprendenza
  • Sospensione del giudizio, cioè il saper rimanere esterni alle fazioni con grande autocontrollo
  • Capacità di lavorare in team, unendo le forze per raggiungere un obiettivo comune
  • Empatia, cioè sapersi porre emotivamente “nei panni degli altri”
  • Autostima e fiducia in se stessi, al di là dell’opinione altrui

Tutte queste skill richiedono una forte consapevolezza interiore e sono molto importanti, anzi direi fondamentali, per approcciarsi in modo diverso a un’occasione di lavoro. Non contare solo su quello che sai fare, ma anche su come lo sai fare.

A tal proposito ti invito a scaricare il mio Manuale di Contabilità Umanistica®, dove scoprirai il mio metodo rivoluzionario capace di coniugare le soft skills con le hard skills, seguendo il principio del bilinguismo organizzativo.

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.