Quando compiliamo il nostro curriculum vitae, ovvero quel documento che racconta la nostra esperienza di studio e nel mondo del lavoro e che utilizziamo per candidarci a una posizione lavorativa, molto spesso inseriamo tutte le nostre capacità più pratiche e ci dimentichiamo delle competenze più trasversali, ovvero le soft skills. Vediamo cosa sono le soft skills e perché sono importanti, in ambito lavorativo.
Hard skills e soft skills cosa sono
Le soft skills si misurano nella capacità di porsi in relazione con i colleghi o con altre figure all’interno di un’organizzazione e si contrappongono alle hard skills, legate invece al sapere tecnico nel lavoro.
Le soft skills:
- Fanno riferimento diretto alla nostra sfera umana e personale e alla conoscenza che ognuno di noi possiede rispetto alla propria componente emotiva e relazionale.
- Devono essere coltivate e messe a frutto in un arco di tempo più lungo e molte volte richiedono un’evoluzione personale importante rispetto al nostro punto di partenza.
- Sono strettamente correlate ai nostri pregi, ai nostri difetti e alle mappe mentali che abbiamo sviluppato nel corso della nostra vita, dovute ad ambienti e contesti in cui siamo cresciuti.
Al contrario, le hard skills:
- Sono competenze pratiche e tecniche che abbiamo acquisito grazie a un percorso di studi, corsi di approfondimento oppure a precedenti esperienze lavorative.
- Sono le skills che elenchiamo nel curriculum vitae e che vengono comprovate con la pratica lavorativa, ad esempio con le capacità pratiche di uno specifico mestiere (aggiustare un quadro elettrico, cambiare l’olio di un motore, o ancora tenere la contabilità, studiare una strategia di marketing, ecc).
Le soft skills sono quindi quelle capacità più relazionali e comportamentali che acquisiamo durante la nostra esperienza di vita e non per forza attraverso il percorso lavorativo. Queste competenze sono diventate fondamentali nella ricerca di un’occupazione, soprattutto al giorno d’oggi, in quanto viviamo in una società fluida e complessa in cui la relazioni e la loro gestione sono aspetti imprescindibili.
Saper comunicare, lavorare in team, saper gestire lo stress, organizzare task e impegni in modo appropriato: sono tutti esempi di soft skill. Esse misurano le nostre capacità di metterci in relazione con gli altri e sono competenze che possiamo amministrare proprio perché abbiamo una buona conoscenza di noi stessi e della nostra personalità.
Come potenziare le nostre soft skills
Le soft skills vengono testate dai recruiter già in fase di colloquio. In base a come ci poniamo, al nostro tono di voce, alla postura che assumiamo, il nostro intervistatore può capire molti dettagli della nostra personalità e della capacità di inserirci in un team di lavoro.
Ma quali sono esattamente le soft skills?
- Ascolto, autonomia e intraprendenza
- Sospensione del giudizio, cioè il saper rimanere esterni alle fazioni con grande autocontrollo
- Capacità di lavorare in team, unendo le forze per raggiungere un obiettivo comune
- Empatia, cioè sapersi porre emotivamente “nei panni degli altri”
- Autostima e fiducia in se stessi, al di là dell’opinione altrui
Tutte queste skill richiedono una forte consapevolezza interiore e sono molto importanti, anzi direi fondamentali, per approcciarsi in modo diverso a un’occasione di lavoro. Non contare solo su quello che sai fare, ma anche su come lo sai fare.
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