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Lavorare in armonia è fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati per la tua azienda, tuttavia anche la comunicazione sul lavoro è un aspetto da non sottovalutare. Per essere un leader positivo è importante saper utilizzare tecniche di ascolto attivo per comunicare con i tuoi dipendenti e collaboratoriVediamo insieme quali sono le più efficaci.

Ne abbiamo già parlato in precedenza su questo blog: la comunicazione non è mai un’azione univoca, ma è il risultato della relazione tra due interlocutori

Le redini del gioco non sono solo in mano a chi lancia il messaggio. Immagina la comunicazione come una sorta di tiro alla fune, in cui entrambi gli sfidanti (chi parla e chi ascolta) giocano un ruolo fondamentale. 

Colui che recepisce il messaggio deve essere in grado di mettere in funzione l’ascolto attivo, ovvero quell’attività consapevole che permette di cogliere correttamente il messaggio veicolato.

L’importanza dell’ascolto attivo

La capacità di ascolto è fondamentale in una conversazione: la sua mancanza potrebbe causare conseguenze negative sia a livello personale sia a livello organizzativo.

Si stima che l’ascolto attivo migliori l’efficacia e l’efficienza di una conversazione fino al 60%. 

All’interno della tua azienda o organizzazione, è importante che tutti utilizzino l’ascolto attivo, per evitare:

  • Incomprensioni e conflitti
  • Episodi di stress
  • Rallentamenti nel lavoro ed errori

A livello personale, inoltre, chi non si sente ascoltato può arrivare a un abbassamento dei livelli di autostima.

È facile intuire, quindi, come l’ascolto attivo sia una competenza chiave per gestire la comunicazione e le relazioni nel tuo business da vero leader positivoInoltre questa pratica è utile per sviluppare il benessere e la positività di cui i tuoi lavoratori hanno bisogno per portare a termine i loro compiti.

Attenzione: esistono due diverse tipologie di ascolto, l’ascolto attivo e l’ascolto passivo. 

Hai presente quando sei in riunione e devi esporre un progetto? 
Cosa noti nell’atteggiamento di chi hai di fronte, seduto al tavolo? 

Potrai subito distinguere due tipi di ascoltatori: chi sceglie l’ascolto attivo, e recepisce davvero il tuo messaggio, e chi opta per l’ascolto passivo “sentendo” e basta. Metti il tuo pubblico alla prova, fai loro delle domande inerenti al discorso e saprai subito chi ti ha effettivamente seguito!

In questo articolo ti spiego qual è la differenza tra ascolto attivo e passivo.

L’arte di saper ascoltare: tecniche di ascolto attivo

Quali sono dunque le tecniche da mettere in atto quando si vuole comprendere realmente ciò che ci stanno comunicando?

  • Stai in silenzio e presta attenzione, in principio è importante lasciar parlare l’interlocutore senza interromperlo. Rimani in silenzio e ascolta attentamente ciò che ti viene comunicato.
  • Non giudicare quello che ti viene detto, quindi non dire la tua fin da subito perché potresti creare disagi e incomprensioni, forse anche dello stress, in chi cerca di comunicarti qualcosa.
  • Comunica la tua comprensione, non per forza verbalmente ma anche semplicemente tenendo il contatto visivo o facendo un cenno con il capo.
  • Evita di trovare distrazioni, che possono essere il fare o pensare ad altro: non solo risulta maleducato, ma ciò non ti permetterà di capire il messaggio fino in fondo.
  • Poni attenzione alla comunicazione non verbale dell’interlocutore, ovvero la gestualità, la postura, il tono della voce. Sono tutti fattori fondamentali che danno un valore aggiunto al messaggio che ti viene comunicato.
  • Riformula il contenuto a modo tuo, questo permetterà non solo di verificare di aver compreso realmente il messaggio, ma ti farà entrare ulteriormente in empatia con l’interlocutore.

Proprio su quest’ultimo punto voglio soffermarmi un po’ di più.

Riformulazione: cos’è e perché è importante

Con “riformulazione” mi riferisco alla tecnica di ascolto attivo che permette di rielaborare il contenuto di un messaggio. Questa tecnica può essere di due tipi:

  1. Letterale, nella quale si ripete il messaggio testuale chiedendo un’ulteriore conferma all’interlocutore e utilizzando formule come “Quindi mi stai dicendo che…?”, “Provo a riassumere ciò che mi hai appena detto……”
  2. Parafrasi, ovvero riformulando il messaggio a parole tue ma ottenendo lo stesso significato, in attesa di un’approvazione da parte dell’interlocutore.

Si può inoltre affermare che ci sono due modalità di riformulare un messaggio: per contenuto o per emozione. Entrambe queste tecniche di ascolto attivo ti permettono di entrare in empatia con chi parla e instaurare una comunicazione efficace.

Ricorda: l’ascolto nella comunicazione è fondamentale! 

Vuoi sapere quale tra queste tecniche è la più adatta alla tua comunicazione aziendale? Contattami e valuteremo insieme come agire.

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