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Sei un imprenditore, un professionista o uno startupper e vuoi sapere cos’è una Società Benefit ma, soprattutto, come diventarlo? Ecco la guida che fa per te. Qui trovi spiegati, in maniera chiara e dettagliata, tutti i passaggi per costituire (o trasformare la tua azienda esistente in) una Società Benefit.

Cos’è una società benefit 

La società benefit è una società a tutti gli effetti, che ha quindi lo scopo di svolgere un’attività economica che produca un utile e, al contempo, perseguire una o più finalità di beneficio comune, operando in maniera responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori, ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di interesse.

Come si legge nella legge n. 208/2025:

Le disposizioni previste dai commi 376-382 hanno lo scopo di promuovere la costituzione e favorire la diffusione di società, di seguito denominate «società benefit», che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.

Dovendo dare una definizione di società benefit, possiamo quindi dire che si tratta di una società ibrida, che prevede – da statuto – sia attività “for profit” sia “not for profit”.

Come si legge nel testo di legge, le finalità di una SB sono indicate specificatamente nell’oggetto sociale della società benefit e sono perseguite mediante una gestione volta al bilanciamento sia con l’interesse dei soci che con l’interesse di coloro sui quali l’attività sociale possa avere un impatto.

Ma come si è arrivati a questa forma societaria innovativa?

B-Lab, B-Corp e Società Benefit

Le origini delle SB sono da rintracciare nelle B-Corp americane.

Nel 2006 negli Stati Uniti nasceva B-Lab, una società non profit che ha, a tutti gli effetti, dato il via a un movimento globale che punta a usare il business come forza positiva per creare una prosperità durevole e condivisa per la società.

B-Lab ha quindi come obiettivo quello di costituire una comunità globale di imprese certificate come B-Corporation – dette anche B-Corp; imprese capaci di soddisfare i più alti standard di performance sociali e ambientali e di rendere conto alla comunità in maniera trasparente di tutte le attività svolte e le logiche a seguito delle quali queste attività sono state promosse.

Sulla scia di questo movimento alcuni Stati Federali americani hanno sviluppato una legislazione specifica che decreta la nascita e lo sviluppo delle Benefit Corporation e che rappresenta, oggi, un fenomeno in forte ascesa.

Gli Stati Uniti d’America hanno quindi rintracciato la necessità di superare i limiti derivanti dal principio della massimizzazione del profitto economico, limiti che non consentivano agli amministratori di perseguire politiche di RSI – Responsabilità Sociale d’Impresa – senza il rischio di incorrere in azioni legali da parte degli azionisti. Così, al fine di bilanciare gli interessi degli azionisti (shareholders) con quelli di tutti gli altri portatori di interesse (stakeholders), si è arrivati a concepire questo nuovo modello di impresa che consente alle aziende di realizzare il profitto e contestualmente di svolgere missioni ad alto valore sociale, senza che ciò comporti la violazione di obblighi statutari e giuridici.

Ciò ha spinto il legislatore italiano a riconoscere anche in Italia lo status giuridico si Società Benefit e il nostro Paese è stato il primo paese UE ad assegnare una dignità giuridica a questa forma di impresa.

società benefit italia

Che differenza c’è tra le società benefit e le altre forme societarie

Le società “tradizionali” – che si tratti di società di persone o società di capitali – sono normalmente orientate a realizzare il massimo beneficio solo per una categoria di soggetti (tipicamente la proprietà – shareholder). 

Nelle società benefit, invece, si affacciano tutta una serie di soggetti denominati “stakeholder”, che sono tutti coloro che portano un interesse nel valore creato dalla società e che trovano rilevanza nel dialogo con essa. 

Ciò che differenzia le società benefit dalle altre forme societarie è quindi la diversa prospettiva in cui si intende il modo di fare impresa. Nelle SB ciò è visto non più solo dal punto di vista di uno specifico stakeholder, ma tenendo conto di tutti coloro che sono interessati, a vario titolo, dalla gestione aziendale. 

A testimonianza di ciò, la Società benefit formalizza e scrive nello statuto il proprio “altro purpose” che va oltre la semplice creazione di valore per gli azionisti.

Quali sono le società che possono diventare Società Benefit?

La trasformazione della propria società in una Società Benefit è semplice, ma non è per tutti.

Le società di persone, le società di capitali, le società cooperative e le mutue assicuratrici possono diventare società benefit.

Sono invece escluse da questa possibilità: le imprese individuali, le SRL semplificate, le cooperative sociali e le imprese sociali.

Come diventare società benefit (se hai già una società) 

Hai già una società e vorresti trasformarla in una società benefit?

Se rientri in una delle casistiche elencate sopra, cioè hai una forma societaria che può essere trasformata in una SB, puoi procedere con l’iter.

Il primo passo è capire se c’è, nella proprietà aziendale, una visione “diversa” del fare azienda. Per fare ciò ti potrebbe essere utile un percorso di consulenza grazie al quale individuare quelli che sono i reali valori aziendali, per capire se questi trovano nella SB la più autentica espressione. 

Il requisito fondamentale, infatti, è la chiara intenzione di andare a misurare l’impatto generato dalla attività aziendale sull’ambiente e sulle persone. Senza questo punto importante, non si può parlare di “beneficio” e quindi tutto il senso di Società Benefit verrebbe meno.

NB: Gli obiettivi di beneficio comune devono in qualche modo essere connessi con l’oggetto sociale proprio della società, ma ciò non preclude la possibilità che la società possa perseguire anche obiettivi di carattere più generale per esempio a sostegno della comunità territoriale (es. iniziative culturali, sociali, ambientali).

Una volta individuati gli obiettivi di beneficio comune, è necessario convocare un’assemblea straordinaria per far approvare la modifica allo statuto dalla maggioranza degli azionisti. Fatto ciò il notaio verbalizzerà il tutto per rendere effettiva la modifica. Da questo momento in poi si potrà aggiungere, nella ragione sociale, anche la dicitura “Società Benefit” o anche “SB” in forma abbreviata.

La società benefit, fermo restando quanto previsto nel codice civile, deve indicare, nell’ambito del proprio oggetto sociale, le finalità specifiche di beneficio comune che intende perseguire. Le società diverse dalle società benefit, qualora intendano perseguire anche finalità di beneficio comune, sono tenute a modificare l’atto costitutivo o lo statuto, nel rispetto delle disposizioni che regolano le modificazioni del contratto sociale o dello statuto, proprie di ciascun tipo di società (Legge n. 208/2015 – comma 379).

Come aprire da zero una società benefit

Se stai pensando di avviare una nuova impresa e pensi che il tuo scopo non sia solo quello di generare profitto, ma anche di avere un impatto positivo sulla società, potresti già costituirti come Società Benefit.

Per le startup e le nuove imprese valgono le stesse procedure viste al punto precedente per le società esistenti che intendono trasformarsi in Società Benefit.

Unica eccezione: in caso di nuova società, si procederà in fase di costituzione davanti al notaio ad inserire nello statuto gli obiettivi di beneficio comune decisi, senza bisogno di alcuna votazione in assemblea o successivi passaggi approvativi.

Obblighi e oneri: cosa comporta essere una SB

La semplice costituzione (o trasformazione) della ragione sociale è solo il primo passaggio, per diventare una società benefit.

Successivamente dovrai nominare un responsabile di impatto, che avrà il compito di presidiare la realizzazione degli obiettivi di beneficio comune inseriti nello statuto, contribuendo alla redazione della valutazione dell’impatto generato. 

Chi è il valutatore di impatto e cosa fa.

La relazione di impatto andrà poi depositata nel registro delle imprese in camera di commercio assieme al bilancio e pubblicata sul sito aziendale per garantirne massima trasparenza. 

Inoltre, diventando benefit la società sarà sottoposta anche al controllo della A.G.C.M. (Autorità garante per la concorrenza ed il mercato), per evitare un utilizzo abusivo o improprio della denominazione “SB” e del suo significato. In tal caso, infatti, si rischia una sanzione per pratica commerciale scorretta e pubblicità ingannevole.

I vantaggi di essere una Società Benefit

  1. Valorizzazione di quello che già si realizza, di positivo ed utile al beneficio comune;
  2. Rafforzamento dello storytelling aziendale, dato dalla possibilità di raccontare ciò che si fa in modo compiuto;
  3. Approfondimento ed implementazione di possibili ulteriori impatti positivi dell’oggetto sociale;
  4. Vantaggio reputazionale, differenziazione sul mercato e rivisitazione della propria immagine aziendale;
  5. Maggiore attrattività di investitori interessati ad apportare nuove risorse in aziende che hanno chiaro il proprio impatto ESG;
  6. Maggiore attrattività di giovani talenti interessati a lavorare in aziende con certi valori e socialmente responsabili;
  7. Maggiore attrattività per certe categorie di clienti interessati alla provenienza dei prodotti o servizi acquistati e dell’impatto generato dall’azienda;
  8. Maggiore attrattività per la comunità locale, che avrà ben chiari gli impatti sociali ed ambientali dell’azienda.


Domande frequenti sulle Società Benefit

Qual è la differenza tra B-Corp e Società Benefit?

La differenza tra Società Benefit e B Corp è semplice: la Società Benefit è una forma giuridica introdotta con la legge 28 dicembre 2015 n. 208, mentre la B-Corp è una certificazione erogata da un ente terzo (il B-Lab).

Quanto costa diventare una Società Benefit?

La trasformazione di una società esistente in SB richiede la modifica dell’atto costitutivo o dello statuto (allo scopo di inserire le finalità di beneficio comune). Il costo di tale procedura comprende, quindi, il costo per gli adempimenti conseguenti da svolgersi presso un notaio (salvo alcune eccezioni che non prevedono l’operato del notaio: vedi per le start-up innovative come da riforma portata dal d.m. 17 febbraio 2016). A ciò vanno aggiunti i costi di gestione associati alla redazione della valutazione dell’impatto generato in ogni esercizio incluso il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio societario.

Quante sono le Società Benefit in Italia?

Al 31 dicembre 2022 le Società Benefit in Italia erano oltre 2.600 (2.626 per la precisione), in aumento del 55% rispetto all’anno precedente (e del 300% rispetto al 2020).

Esempi di SB in Italia e nel mondo

Tra le 2.626 Società Benefit italiane, i settori maggiormente rappresentanti sono quelli del terziario (il 45% delle SB opera infatti in attività professionali, scientifiche e tecniche o in Informazione e comunicazione), mentre per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il primato spetta alla Lombardia dove è localizzato circa il 35% delle Società Benefit italiane, seguita da Lazio (10%) e Veneto (10%)*.

Ecco alcuni esempi di Società Benefit italiane:

  • Eni Plenitude (energia)
  • Danone SPA (food)
  • Illy (food)
  • Eolo (telecomunicazioni)
  • NWG (energia)
  • Eurocompany SpA (food)

*Dati: Camera di Commercio di Taranto, Osservatorio sulle Società Benefit

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