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Quante volte siamo andati dal commercialista e siamo usciti con la sensazione di aver capito poco (o nulla) di quello che ci diceva, se non il valore delle tasse da pagare? Ecco perché ho pensato di spiegare, direi quasi “tradurre” alcuni termini fiscali e amministrativi che, se compresi e assimilati, possono aiutarci nel capire come sta andando la nostra attività. In questo primo articolo parliamo di imponibile: cos’è? Come viene determinato?

Cos’è l’imponibile?

L’imponibile fiscale (o base imponibile) è il valore sul quale vengono calcolate le imposte attraverso l’applicazione di una aliquota.

Come vedi, per spiegare un termine spesso ci tocca usarne altri che non è detto che siano chiari e conosciuti da tutti. In questo caso l’aliquota fiscale è quel valore da applicare in percentuale all’imponibile per sapere l’importo delle imposte da pagare. 

Facciamo degli esempi per capire meglio.

Se l’aliquota è del 20% e la base imponibile è di 2.000 €, basterà eseguire una semplice operazione matematica per sapere quanto è l’importo da pagare:

2.000*20/100 = 400 €

Allo stesso modo, se l’aliquota è del 30% e la base imponibile è 3.000 €

3.000*30/100 = 900 €

Fin qui tutto facile.

Ma in contabilità non si parla solo di imponibile fiscale.

Imponibile: significato e definizioni

imponibile cos è
  • Fatturato imponibile: è il valore delle fatture emesse da una azienda o da un professionista su cui vengono calcolate le imposte da pagare.
  • Imponibile lordo / netto: imponibile lordo significa che dobbiamo togliere dalla base imponibile un certo valore per abbassarla e arrivare così all’imponibile netto. Solitamente si tratta di deduzioni ammesse dalla legge che abbassano l’imponibile facendolo diventare appunto “netto”.
  • Imponibile IVA: come dice la parola stessa, è la base imponibile su cui viene calcolata l’IVA con una determinata aliquota (4%, 10% oppure 22%).
  • Imponibile IRPEF: È la base imponibile su cui viene calcolata l’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e funziona a scaglioni. Cosa significa? Che in base allo scaglione di reddito avrò diverse aliquote da pagare crescenti al crescere dello scaglione.
  • Imponibile in fattura e in busta paga: L’imponibile in fattura è il valore su cui tipicamente calcoliamo ed applichiamo una determinata aliquota iva (detto anche imponibile IVA). Per l’imponibiIe in busta paga, invece, faccio riferimento al valore imponibile del reddito (chiamato anche reddito lordo), quello su cui viene calcolata l’IRPEF.

Come si calcola il reddito imponibile?

Nel caso di persone fisiche lavoratori dipendenti per determinare l’imponibile su cui applicare l’aliquota IRPEF è necessario sottrarre al reddito complessivo tutti gli oneri e le spese deducibili. Se invece siamo in ambito organizzativo (tipicamente azienda) ciò significa effettuare una differenza tra i ricavi realizzati (fatture emesse) e i costi sostenuti per realizzarli (fatture ricevute).

In questo modo si ottiene la base imponibile su cui calcolare le imposte. 

Quali sono le imposte da pagare? 

Per il calcolo delle tasse l’Agenzia delle Entrate considera prima di tutto il tipo di contribuente, distinguendo tra:

  • Persone fisiche (tipicamente lavoratori dipendenti);
  • Liberi professionisti o ditte individuali (con P.IVA);
  • Società di persone (SNC o SAS) o di capitali (SRL o SPA).

Per le prime due categorie si parla di imponibile IRPEF

Anche i liberi professionisti pagano l’IRPEF ma, nel caso siano forfettari, al posto dell’Imposta sul Reddito IRPEF essi dovranno applicare una “imposta sostitutiva” (del 5% o del 15%) sul reddito imponibile. Quest’ultimo non viene ricavato deducendo i costi (che, appunto, nel regime forfettario non sono deducibili) ma applicando al fatturato un coefficiente che dipende dal codice attività (ATECO) associato a quella partita IVA.

Facciamo anche qui un esempio:

  • Coefficiente per un certo codice ATECO: 78%
  • Fatturato annuo (fatture emesse): 30.000 €
  • Reddito imponibile (su cui poi applicare l’imposta sostitutiva): 30.000 * 78% = 23.400 €

Per le società di capitali, invece, si parla di IRES (Imposta sul Reddito delle Società), questa è pari al 24% dell’utile (imponibile) lordo, e di IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) che ha aliquote diverse in base alla regione in cui viene svolta l’attività e si applica su di un utile lordo diverso da quello preso a base del calcolo dell’IRES (sic!).

Le società di persone (SNC e SAS), infine, pagano l’IRAP come società mentre i soci pagano sugli utili l’IRPEF.

Ora che questi concetti ti sono un po’ più chiari, sarà più facile capire quali sono le tasse che devi pagare e perché. Per approfondire ulteriormente i concetti legati alla contabilità aziendale e collegarli alla gestione “umanistica” dell’impresa scarica il mio Manuale di Contabilità Umanistica.

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