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Il coaching si inquadra nell’ambito delle relazioni di aiuto rivolte alle persone, intese come individui singoli o parte di un team. Esistono molteplici tecniche di coaching che possono essere utilizzate per aiutarti a prendere consapevolezza di te e accettare le responsabilità, aumentare la tua autostima e migliorare il tuo rendimento. Vediamole insieme.

A cosa serve il coaching

Attraverso l’ascolto attivo il coach accoglie e crea un rapporto di fiducia costruendo con il coachee una vera e propria alleanza di lavoro. Attraverso un rapporto aperto, trasparente e di fiducia e di rispetto la coppia coach-coachee lavora concretamente sul comportamento di quest’ultimo e sui suoi piani di azione, per definire nuovi comportamenti, affrontare cambiamenti e raggiungere nuovi obiettivi concreti.

Attenzione a non confondere il coaching con il counseling.

All’inizio di ogni percorso di coaching è fondamentale:

  • Definire gli obiettivi che il coachee vuole raggiungere;
  • Stimolare il coachee in prima persona a mettersi in moto per agire seguendo il proprio percorso di sviluppo.

Per fare ciò si possono usare diverse tecniche, che permettono di migliorare le performance personali e aziendali e accompagnare al cambiamento.

Tecniche di coaching: quali sono e a cosa servono

Una buona strategia di coaching si basa sull’uso di strumenti che non hanno lo scopo di dirti semplicemente quello che devi fare, ma puntano a stimolarti a trovare la tua soluzione.

Ho selezionato 9 tecniche che ritengo indispensabili nel mio lavoro di coach e te le presento qui.

  1. Ascolto attivo e contestuale
  2. Discovery Questioning
  3. Gap Bridging
  4. Laser Informing
  5. TruthSaying
  6. Nessi logici
  7. Pensiero positivo
  8. Efficacia personale e attribuzioni causali
  9. Idee bloccanti

1. Ascolto attivo e contestuale

Non c’è relazione senza ascolto. Ecco perché l’ascolto attivo è la base per una buona attività di coaching. Un’efficace abilità di ascolto, non solo con le orecchie ma anche con tutto il proprio essere, permette di condurre sessioni efficaci. Se vuoi approfondire leggi anche questo articolo che parla proprio di ascolto attivo e passivo. A questa tecnica di coaching si affianca anche un’altra pratica, che fa sempre parte dei requisiti della conversazione, chiamata “ascolto contestuale”, dove cioè l’attenzione del coach è focalizzata sul quadro d’insieme in cui si svolge la sessione (ambiente, cultura, situazione).

2. Discovery Questioning

La capacità di fare domande rappresenta un metodo molto efficace per generare nell’altro pensieri produttivi, per far progredire la conversazione in un processo di scoperta capace di stimolare risposte creative e produttive.

3. Gap Bridging

Hai mai sentito parlare di obiettivi SMART? Si tratta di un acronimo che sta per Specific (specifico), Measurable (misurabile), Achievable (raggiungibile), Relevant (rilevante), Time based (riferimento temporale). Grazie a questa tecnica di coaching è possibile aiutare il cliente ad identificare sia la situazione attuale sia ciò che auspica per il futuro, definendo in maniera precisa dove vuole arrivare superando così il divario (GAP) esistente.

4. Laser Informing

Si tratta di un messaggio molto succinto e mirato (laser) che ha come scopo quello di indurre un cambiamento nel cliente (shift). In questo modo il coach comunica quello che non è percepibile o chiaro al cliente o una discrepanza tra quelle che sono le intenzioni dichiarate ed il comportamento del cliente. Diventa una richiesta impegnativa di cambiamento.

5. TruthSaying

Modalità che il coach utilizza per fornire al coachee informazioni obiettive, franche ed oneste. In questo modo il coach aiuta il cliente a realizzare la discrepanza fra ciò che dice e ciò che fa, oppure qualcosa che il cliente non dice o non vuole ammettere oppure qualcosa che la persona non è in grado di vedere.

6. Nessi logici

Aiutano a stabilire un legame tra i vari elementi menzionati durante un’interazione di coaching. Dal momento che ci sono tante cose diverse di cui parlare o da prendere in considerazione, un nesso può fornire un chiaro elemento unificatore dell’insieme.

7. Pensiero positivo

Il coach deve utilizzare il linguaggio positivo per intervenire nelle modalità espressive del cliente. Ecco come il pensiero positivo influenza il comportamento.

8. Efficacia personale e Attribuzioni causali

Il coach ha il compito di aiutare il cliente ad alimentare la percezione dei suoi punti di forza e della sua efficacia. Ciò avviene facendolo lavorare sulle spiegazioni e giustificazioni che attribuisce ai risultati.

9. Idee bloccanti 

In una relazione di coaching è importante rimuovere le barriere derivanti dalle idee bloccanti, cioè quelle opinioni stabili che gli individui hanno su se stessi e sul mondo e che costituiscono i principi in base ai quali si attribuiscono senso e significato alle esperienze. 

Vuoi vedere queste tecniche di coaching in azione? Contattami per una consulenza.

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